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Come allevare...

Come allevare pulcini

Nella conduzione di un allevamento, sia esso amatoriale che a livello professionale, il potenziale genetico degli animali non può esprimersi al meglio senza l'esperienza e la capacità degli allevatori. Risulta quindi fondamentale la fase di svezzamento dei soggetti per poter raggiungere risultati in linea con le attese.

Preparazione dei ricoveri

Occorre sempre lavare e disinfettare i ricoveri e le attrezzature prima di introdurre pulcini di uno o piu’ giorni; questo perché è bene evitare il contatto tra animali appena nati e ambienti igienicamente poco sicuri. Fra i disinfettanti si consiglia in particolar modo il Labioclor.

Aggiungere 10 cm di lettiera (lolla di riso, truciolo di legno o paglia) per isolare termicamente i pulcini dal suolo e riscaldare l'ambiente da 24 a 36 ore prima dell'accasamento dei pulcini in modo che la temperatura della lettiera sia tra 28-31° C al momento dell'immissione in allevamento; questo per evitare perdite eccessive di calore corporeo durante i primi giorni di vita. Temperature troppo basse e lettiera troppo fredda sono spesso causa di diarree e problemi alle zampe.

Densità di allevamento

La disponibilità di spazio deve aumentare progressivamente in modo tale che la densità sia di 7-10 capi x metro quadro a 28 giorni di età.

Temperatura di svezzamento

In presenza di basse temperature si consiglia l’uso di lampade radianti a infrarosso la temperatura iniziale deve essere di 29°-31° C mentre la temperatura ambiente deve essere di 25°-27° C. In seguito ridurre la temperatura sotto le cappe ad una media di 0,2°-0,3° C al giorno.

Un ottimo criterio per la valutazione della temperatura corretta in allevamento è l'osservazione della disposizione dei pulcini: se i pulcini sono ammassati sotto le lampade significa che la temperatura è troppo bassa; se i pulcini si addossano ai bordi la temperatura è troppo alta;

Acqua ed Alimento

I pulcini devono avere a disposizione sia cibo che acqua pulita a temperatura ambiente Il mangime somministrato deve essere prodotto con materie prime di elevato standard qualitativo (CRESCI SANO CICLO UNICO AVINATURA), per passare successivamente , sempre in modo graduale, ad un alimento piu’ ricco di fibre con un tenore proteico decisamente piu’ basso intorno ai 45/50 giorni (OROMIX AVINATURA). Infine l’uso di integratori specifici ( BIO PLUS, NATUR COMPLEX, ENTER PRO) può rendersi indispensabile per l’accrescimento, migliorando le performance in termini di qualità e quantità.

Luce

Durante i primi giorni è importante dare la massima quantità di ore luce (22-23 ore giornaliere) con l'intensità massima (circa 5 watt/mq). Dopo i primi 15 giorni occorre ridurre a circa 1 watt/mq. È fondamentale una buona illuminazione per consentire ai pulcini di individuare abbeveratoi e mangiatoie.

Ventilazione

È importante per eliminare il vapore acqueo, l'ammoniaca e l'anidride carbonica prodotte dai pulcini. Quindi, una corretta ventilazione, consente di migliorare sia la qualità dell'aria che le caratteristiche della lettiera, che dovrebbe essere friabile e asciutta.

Come allevare conigli

Le piccole realtà domestiche di campagna possono essere interessate ad allevare conigli per l’autoconsumo delle carni. Parlando di piccoli numeri, l’allevatore tenderà a garantire la buona qualità delle carni prodotte abbandonando tutte le tecniche utilizzate negli allevamenti intensivi dove si predilige la rapidità di produzione e la quantità. Il piccolo allevatore di conigli dovrà puntare a ciclizzare la attività seguendo un calendario settimanale dove in diversi giorni della settimana si effettuerà il medesimo lavoro (un giorno dedicato alla pulizia, uno al benessere, i controlli per le nuove nascite…). Ora vedremo proprio come allevare conigli con facili sistemi per iniziare!

Per avviare un allevamento di conigli, la prima cosa da fare è selezionare le razze. Per il consumo familiare si consiglia la scelta di conigli resistenti alle malattie, si possono scegliere razze pure oppure un incrocio tra razze pure diverse che comporterà più vantaggi. Le razze migliori per l’allevamento rurale?

  • Argentata di Champagne
    Originaria della Francia, questa razza raggiunge un peso di circa 5 Kg con una resa di circa il 60 per cento. Il maschio di questa razza può essere fatto accoppiare con una femmina di Fulva di Borgogna.


  • Blu di Vienna
    La razza austriaca, così come la francese, ha una resa di circa il 60 per cento e il peso degli adulti si aggira sui 5 Kg. In questo caso, l’accoppiamento consigliato vede la femmina di Blu di Vienna con il maschio di Fulva di Borgogna.

Chi preferisce razze più piccole, la Californiana raggiunge un peso che oscilla tra i 3,5 e i 4,5 Kg. La razza Fulvo di Borgogna raggiunge un peso di 4,5 Kg mentre la lepre belga non supera i 3,5 - 4 Kg. Tra le razze di coniglio più grandi e più adatte al piccolo allevamento rurale c’è il gigante pezzato che da adulto supera i 6 Kg di peso!

Lo spazio e i numeri dell’allevamento

In base allo spazio disponibile si può decidere il numero di capi da allevare rispettando una proporzione di 2 maschi per ogni 10 femmine così ogni femmina potrà accoppiarsi fino a 5 volte all’anno. Scegliere se avviare un allevamento in gabbia chiusa, in gabbia mobile all’aperto o se allevare i conigli in modo naturale allestendo dei recinti. In ogni caso avrete bisogno di allestire uno spazio per la riproduzione mediante gabbie nido, spazi naturali o cassette nido.

L’alimentazione del coniglio

Per quanto riguarda l’alimentazione, il fieno deve costituire il 70-80% della razione del coniglio. Per i conigli l’erba rappresenta un ottimo elemento, l’ideale sarebbe mescolare fieno di prato e fieno di erba medica nel rapporto 2:1. Altri alimenti di qualità sono il pane secco (un paio di pezzetti al giorno), i prodotti dell’orto con alcune esclusioni come patate e pomodori, vanno bene carote, finocchio, sedano, cavolo, spinaci, lattuga e erbe aromatiche (con l’esclusione del prezzemolo per le femmine in gravidanza). Va bene anche la frutta, anzi, la banana è particolarmente utile in estate perché ricca di zuccheri!

Nell’immaginario comune il coniglio mangia carote e questo è vero, le carote costituiscono un ottimo alimento per questi roditori ma come l’uomo non vive di solo pane, i conigli non vivono di sole carote.Con un alimentazione adeguata, non solo si garantisce lo stato di benessere del coniglio evitando l’insorgenza di problemi sanitari, ma si possono ottenere migliori risultati riproduttivi!

L’alimentazione del coniglio varia in base alle diverse esigenze: un coniglio adulto avrà esigenze nutrizionali rispetto a un coniglio femmina in gestazione o in lattazione! I coniglietti appena nati, fino alla seconda settimana di vita assumono solamente il latte materno e solo successivamente iniziano a mangiare mangime e altri alimenti.

Il mangime per i conigli più diffuso è quello a ciclo unico che contiene valori medi per il 17-18% di proteine e 14-18% di fibra grezza-. Parliamo del classico mangime sotto forma di pellet, adatto per l’allevamento rurale del coniglio ma assolutamente inadatto nell’allevamento del coniglio nano. Nell’alimentazione del coniglio, il fieno deve costituire circa l’80% della razione del coniglio. Nell’alimentazione ideale il fieno deve essere dato con un rapporto a 2:1 di fieno di prato e fieno di erba medica mescolati.

I conigli allevati a terra bruca possono nutrirsi normalmente di erba perché già abituati a questo tipo di alimentazione mentre i conigli allevati in gabbia possono essere abituati ad alimentazione a base di erba somministrata in piccole razioni. L’erba può essere sia fresca che leggermente appassita. Chi ha abbastanza spazio può coltivare dell’avena, dell’erba codolina, loietto, o anche un prato di trifoglio e al momento del taglio, mettere da parte l’erba per i conigli!

Il pane secco può essere somministrato al coniglio in quantità di un paio di pezzi al giorno. Il pane secco non fa di certo male ai conigli ma le quantità vanno limitate perché il pane contiene molti carboidrati e poche sostanze nutritive e i conigli potrebbero prediligerlo a discapito di altri alimenti ricchi di sostanze utili. Una quantità più alta di pane può essere somministrata al maschio durante il periodo riproduttivo.

Chi coltiva l’orto può benissimo fare a meno di ricorrere ai mangimi! Insieme al fieno è possibile somministrare al coniglio una gran quantità di ortaggi: finocchi, carote, sedano, lattuga, radicchio, cavolo, spinaci… e anche erbe aromatiche come timo, menta, melissa, camomilla, salvia, rosmarino e prezzemolo. Il prezzemolo non va dato alle femmine in gravidanza e in generale, non sono adatti all’alimentazione del coniglio patate e pomodori. Bene anche per la frutta: mele, pere, pesche, albicocche, anguria, melone, banane e carrube, quest’ultime sono perfette soprattutto dopo lo svezzamento.